in « Sociologia urbana e rurale », n. 101, pp. 136-149.
Abstract
Il dibattito più recente sulla povertà urbana ha sollevato due principali questioni, relative al ruolo delle organizzazioni e dei servizi sociali nel sostenere ed estendere il capitale sociale, e agli effetti della segregazione sulle reti personali dei poveri. Il libro di Eduardo Marques (2012) su San Paolo analizza 239 reti personali per rispondere a queste domande. Mostra come la relazione fra segregazione spaziale e reti personali non sia lineare, e che le reti dei poveri possono variare, per estensione così come per tipo di sfera di socialità coinvolta. Le reti caratterizzate da una forte omofilia e da un maggiore grado di localismo, con una società basata essenzialmente sulla sfera familiare e dei legami di vicinato, sono correlate alle peggiori condizioni sociali, perché tendono a restringere l’accesso a beni e servizi materiali e immateriali. Lo studio empirico della povertà urbana a San Paolo apre a riflessioni più ampie sul senso della comparazione fra città del Nord e del Sud, ma anche sul valore euristico di spiegazioni basati su meccanismi relazionali (tra cui l’economia dei legami o l’associazione fra fiducia e omofilia).
Keywords: Diseguaglianze urbane, segregazione, sociologia urbana, capitale sociale, network analysis, povertà
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